Il “Theater Süd” registra ogni vibrazione del quartiere con il caffè narrativo

Andreas Schmidhauser, cofondatore e condirettore del “Theater Süd” di Basilea, ritiene che il caffè narrativo sia un eccellente strumento per sondare lo spirito del quartiere, tanto da organizzarne uno in occasione della “Settimana Johanna is calling” svoltasi dal 9 al 15 agosto 2021. I risvolti ce li racconta nell’intervista. 

Signor Schmidhauser, come le è venuta l’idea di organizzare un caffè narrativo? 

Andreas Schmidhauser: Il “Theater Süd” di Basilea collabora con la popolazione coinvolgendola in progetti di teatro, danza e scrittura. Ci consideriamo parte di un quartiere, quello di Gundeldingen, vivace, variopinto e in rapido mutamento. È stato il coordinamento di quartiere a parlarci del caffè narrativo e lo abbiamo trovato uno strumento molto interessante, perché capace di far interagire un’istituzione teatrale come la nostra con le persone del quartiere, ma con un formato di facile accesso e diverso da quello del teatro. Ciò ha creato una cassa di risonanza accessibile a tutti e importante anche per la futura attività artistica del “Theater Süd”. Vogliamo sviluppare dei progetti vicini alle comunità. Il caffè narrativo è come un sismografo: registra ogni vibrazione nel quartiere.

Chi ha partecipato al caffè narrativo?

Per il nostro attuale progetto teatrale “Stimmenmeer” collaboriamo con la casa di cura MOMO e il coro “Singen ohne Grenzen” (associazione ASK Basel). L’intento è quello di portare uno o due caffè narrativi nella casa di cura MOMO. Ma il Covid-19 ce lo ha impedito. Al loro posto, abbiamo successivamente organizzato un caffè narrativo nel corso della “Settimana Johanna is calling” nel “Theater Süd”.

Quale tema avete scelto?

Il tema era “punti di svolta”. Prendendo spunto da Giovanna d’Arco come personaggio storico, la “Settimana Johanna is calling” indaga le modalità con cui si prendono delle decisioni radicali nella vita. Quali sono le voci interiori ed esterne che ci guidano e a quali diamo ascolto? Nel caffè narrativo abbiamo cercato di rispondere a questi quesiti con un approccio molto personale.

Chi è venuto al caffè narrativo?

All’inizio era previsto che il caffè narrativo si svolgesse nella casa di cura MOMO. Posticipandolo alla “Settimana Johanna is calling”, lo abbiamo proposto a una platea più ampia e hanno partecipato 12 persone tra i 25 e i 70 anni. È stato un grande successo perché, dato il carattere intergenerazionale dell’evento, il caffè narrativo è stato un modo per raccontare storie ed esperienze relative a diverse fasi di vita. Mi ha colpito come tutti abbiano ascoltato attivamente.

 

Caffè narrativo: una fonte d’ispirazione

Per il suo particolare caffè narrativo svoltosi nell’ambito della “Settimana Johanna is calling” nel quartiere basilese di Gundeldingen, il “Theater Süd” ha ricevuto un incentivo di sostegno. Potete candidarvi al programma di promozione 2021 presentando la vostra idea.